PERCHE' SI HA PAURA DI DIRE CHE LA 'RELIGIO' DEI NURAGICI ERA BASATA SULL'ANDROGINIA E QUINDI SULLA RAFFIGURAZIONE O NATURALISTICA O SIMBOLICA DEL FALLO E DELLA VULVA?
Gigi Sanna
Amici, vi propongo questo mio post a commento circa la resistenza degli archeologi di dire quello che va detto e scritto. Resistenza persino nel dire quello che dicono gli altri!
'' Beh, hai detto bene, cara [..] .
Coraggio.
Ci vuole sempre coraggio nella ricerca e non bisogna essere, soprattutto, bigotti. Anzi ti dirò che si è veri ricercatori quando si è veramente laici e non si appartiene a chiese di nessun genere.
Pensa un po' tu che il concetto di nuraghe-fallo- toro, così evidente su basi documentarie di archeologia (è lo stesso concetto e il motivo per cui nasce la piramide) e di epigrafia (sigilli di Tzricotu, stele di Nora, pietra di Terralba, ecc.), non solo non lo si accetta ma addirittura non lo si menziona, nonostante io ne parli ormai pubblicamente da dieci anni.
Si scrivono saggi di archeologia (Zucca) e si impegnano capitoli di libri (Frongia) per parlare (tentare di negare) di scrittura nuragica, si infarciscono anche di centinaia di note (che il più delle volte non esplicano proprio un bel niente), ma sul nuraghe fallo si tace.
Non una parola!
Figurarsi sulla vulva di Gremanu, quella dei Pozzi sacri o della tomba di Giganti! Mi sembra di sentirli alcuni di quei bacchettoni: che vergogna! hanno fatto bene i deuteronomisti a cancellare ed oscurare del tutto nel V.T. quello schifo pornografico e pornofonico cananaico dell'androgino, ammantato di concezioni astrali. lunari, solari e stellari, e cioè luminose, magari con condimento di tori e di serpenti.
Figurarsi sulla vulva di Gremanu, quella dei Pozzi sacri o della tomba di Giganti! Mi sembra di sentirli alcuni di quei bacchettoni: che vergogna! hanno fatto bene i deuteronomisti a cancellare ed oscurare del tutto nel V.T. quello schifo pornografico e pornofonico cananaico dell'androgino, ammantato di concezioni astrali. lunari, solari e stellari, e cioè luminose, magari con condimento di tori e di serpenti.
Lilliu nel descrivere il noto bronzetto denominato 'musico e ballerino' (ovvero per noi un discendente sardo di Aaronne con il diadema della santità) avverte che sotto il mantello (quindi del tutto nascosto alla vista) il personaggio è dotato di membro virile. In sostanza ci dice che viene raffigurato anche quando non ce ne sarebbe affatto bisogno. L'organo sessuale poi in altri bronzetti, come sanno ormai anche gli scolaretti, viene manifestamente ostentato in erezione o non.
Così come vengono ostentate anche la vulva e le mammelle, cioè organi femminili che si contrappongono vistosamente all'organo maschile o, in generale, alla virilità. E che ti fanno gli archeologi? O ignorano o fingono di non capire, affastellando magari frasi senza senso per spiegare quello che invece si spiega in un minuto.
La teologia naturalistico-razionalistica nuragica legata all'androginia, cioè al sesso maschile e femminile.
La teologia naturalistico-razionalistica nuragica legata all'androginia, cioè al sesso maschile e femminile.
Figurarsi poi quando quella teologia se la ritrovano riprodotta con minore naturalismo e con più accentuato quanto raffinato simbolismo architettonico come in un nuraghe. Due più due allora non fa più quattro e quel simbolo ti diventa una fortezza, un granaio, una fonderia (anche questo è stato detto e scritto!), una residenza principesca o addirittura, un.... 'elemento del paesaggio'. Esumaria! Che YHWH l'androgino li perdoni!"
(3 foto)
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