lunedì 23 dicembre 2013

Che cos'è la Tensegrità?



La Tensegrità è la versione ammodernata di alcuni movimenti chiamati passi magici sviluppati dagli sciamani indiani che vissero in Messico in tempi precedenti alla Conquista Spagnola. "Tempi precedenti alla Conquista Spagnola" è un termine usato da don Juan Matus, uno stregone indiano del Messico, che iniziò Carlos Castaneda, Carol Tiggs, Florinda Donner-Grau e Taisha Abelar al mondo cognitivo degli sciamani che vissero in Messico, secondo don Juan, tra 7.000 e 10.000 anni fa.

;Don Juan spiegò ai suoi quattro discepoli che quegli sciamani, o stregoni, come lui li chiamava, scoprirono attraverso pratiche che egli non riusciva ben a comprendere, che gli esseri umani possono percepire l'energia direttamente così come fluisce nell'universo. 

In altre parole, secondo don Juan, quegli stregoni sostenevano che ognuno di noi può sopprimere, per un momento, il nostro sistema di trasformare il flusso di energia in dati sensoriali pertinenti al tipo di organismo che possediamo. Gli stregoni affermano che trasformare l'afflusso di energia in dati sensoriali, crea un sistema di interpretazione che trasforma l'energia che fluisce nell'universo nel mondo della vita quotidiana che conosciamo. 

Don Juan spiegò inoltre, che una volta che quegli stregoni dei tempi antichi ebbero stabilito la validità di percepire l'energia direttamente, cosa che chiamarono vedere, cominciarono a perfezionarlo applicandolo a loro stessi. Essi cioè, ogni qualvolta lo desideravano, percepivano l'un l'altro come un conglomerato di campi energetici. 

Gli esseri umani percepiti in tal modo appaiono al veggente come delle gigantesche sfere luminose. La dimensione di queste sfere luminose corrisponde alla larghezza delle braccia estese verso l'esterno. 

Quando gli esseri umani vengono percepiti come conglomerati di campi di energia, si può percepire una zona di intensa luminosità all'altezza delle scapole, ad un braccio di distanza da quest'ultime, dietro la schiena. Gli stregoni dei tempi antichi che scoprirono questo punto di luminosità, lo chiamarono punto d'assemblaggio, perché conclusero che è lì che la percezione viene assemblata. Essi notarono, aiutati dal loro vedere, che in quel punto di luminosità, la cui ubicazione è omogenea per tutta l'umanità, convergono miliardi di campi di energia sotto forma di filamenti luminosi che costituiscono l'universo in generale. I filamenti che convergono in quel punto, diventano dati sensoriali utilizzabili dagli esseri umani in qualità di organismi.

 L'utilizzazione dell'energia trasformata in dati sensoriali fu vista dagli stregoni come un atto di pura magia: energia in generale trasformata dal punto d'assemblaggio in un autentico mondo omnicomprensivo in cui gli esseri umani come organismi possono vivere e morire. L'atto di trasformare l'afflusso di pura energia nel mondo che percepiamo, fu attribuito da quegli stregoni ad un sistema di interpretazione. 

La loro strepitosa scoperta, strepitosa per loro, naturalmente, e forse per alcuni di noi che posseggano l'energia per essere attenti, fu che il punto d'assemblaggio non solo era il luogo dove la percezione veniva assemblata trasformando l'afflusso di pura energia in dati sensoriali, ma era anche il punto in cui aveva luogo l'interpretazione dei dati sensoriali. 

La loro successiva straordinaria osservazione fu che, durante il sonno, il punto d'assemblaggio si sposta al di fuori della sua posizione abituale in maniera molto naturale e discreta. Essi scoprirono che quanto più grande è lo spostamento, tanto più bizzarri sono i sogni che lo accompagnano. Gli stregoni, da queste osservazioni compiute attraverso il vedere, passarono di colpo all'azione pragmatica dello spostamento volitivo del punto d'assemblaggio, e chiamarono i loro risultati finali l'arte del sognare. 

Quest'arte fu definita da quegli stregoni come l'utilizzazione pragmatica dei sogni ordinari allo scopo di creare un accesso ad altri mondi mediante l'atto di spostare il punto d'assemblaggio volontariamente e di mantenere anche la nuova posizione in maniera volontaria. Le osservazioni degli stregoni, nel praticare l'arte del sognare, erano un commisto di ragione e di vedere l'energia direttamente così come fluisce nell'universo. 

Essi realizzarono che il punto d'assemblaggio, nella sua posizione abituale, è il luogo dove converge una determinata minuscola porzione di filamenti energetici che compongono l'universo; ma quando il punto d'assemblaggio cambia posizione, all'interno dell'uovo luminoso, una differente minuscola porzione di filamenti energetici converge su di esso, dando come risultato un nuovo flusso di dati sensoriali: campi di energia differenti da quelli abituali vengono trasformati in dati sensoriali, e questi differenti campi di energia vengono interpretati come un mondo differente. 

La pratica dell'arte del sognare assorbì gli stregoni completamente. Nel corso di questa pratica, essi sperimentarono stati di agilità e benessere fisico ineguagliati, e nello sforzo di riprodurre quegli stati nelle ore di veglia, scoprirono che erano in grado di ripeterli eseguendo certi movimenti del corpo. I loro sforzi culminarono con la scoperta e lo sviluppo di un gran numero di tali movimenti che chiamarono passi magici. 

Per gli stregoni messicani dell'antichità, i passi magici divennero il loro bene più caro. Li circondarono di mistero e di rituali e li insegnarono solamente ai loro iniziati, e in estrema segretezza. Questo fu anche il modo in cui don Juan li insegnò ai suoi apprendisti. 

I suoi apprendisti, essendo l'ultimo anello del suo lignaggio, giunsero alla conclusione unanime che continuare a mantenere segreti i movimenti magici andava contro la loro intenzione di rendere accessibile il mondo di don Juan ai loro compagni uomini. 

Decisero quindi di riscattare i passi magici dalla loro condizione di oscura segretezza. Crearono così la Tensegrità, un termine questo proprio dell'architettura, che significa "la proprietà dell'ossatura muraria che impiega componenti di continua tensione e componenti di discontinua compressione in modo tale che ogni componente operi con la massima efficienza ed economia". 

Questo nome risulta estremamente appropriato perché è formato dalla combinazione di due termini: tensione, ed integrità; termini che connotano le due forze trainanti dei passi magici.

domenica 22 dicembre 2013

I 70 libri di metallo trovati in Giordania potrebbero cambiare la storia biblica

I 70 libri di I 70 libri di metallo trovati in Giordania potrebbero cambiare la storia biblica trovati in Giordania potrebbero cambiare la storia biblica


Una scoperta, che potrebbe essere la più grande dopo quella dei Rotoli del Mar Morto, ha allertato gli studiosi di storia biblica. Un’antica collezione di 70 piccoli libri, rilegati con filo, potrebbero rivelare i segreti dei primi giorni del cristianesimo.
Un Libro di Metallo
Un Libro di Metallo
Gli esperti sono divisi nel giudizio circa la loro autenticità, ma dicono che se verificate come autentiche sarebbero una delle scoperte più importanti tanto da rivaleggiare in importanza con la scoperta dei Rotoli del Mar Morto, nel 1947.
Non più grandi di una carta di credito, le pagine dei libri mostrano immagini, simboli e parole che sembrano riferirsi al Messia ed alla sua crocifissione e resurrezione. Inoltre, alcuni dei libri sono sigillati, suscitando dubbi sul fatto che possano effettivamente essere la raccolta perduta dei codici citati nel Libro delle Rivelazioni della Bibbia.
I libri sono stati scoperti cinque anni fa in una grotta situata in una zona remota della Giordania, dove è noto che i profughi cristiani fuggirono dopo la caduta di Gerusalemme nel 70 dC. Documenti importanti, rispetto allo stesso periodo, sono stati precedentemente scoperti nella zona.
I test metallurgici iniziali indicano che alcuni dei libri risalgono circa al primo secolo dopo Cristo. Questa stima è basata sulla forma di corrosione che si è verificata e che secondo gli esperti è impossibile da raggiungere artificialmente.
Se tale data sarà confermata, i libri sarebbero i prima dell’era cristiana, anticipando gli scritti di San Paolo.
La prospettiva che i libri possano contenere le storie sugli ultimi giorni della vita di Gesù’, ha eccitato gli studiosi, anche se stanno prendendo la questione con le pinzette a causa del fatto che in precedenza ci sono stati molti casi di falsi sofisticati.
David Elkington, uno studioso inglese di storia antica e di archeologia religiosa e uno dei pochi a esaminare i libri, ha detto che potrebbero essere “la più grande scoperta nella storia del cristianesimo”.
“E’ eccitante pensare che abbiamo in mano gli elementi che possono essere stati detenuti dai primi santi della Chiesa”, ha aggiunto.
metalbook1
Ma i misteri presenti nelle loro pagine non sono l’unico enigma da risolvere. Oggi, le sue origini sono un enigma.
Dopo la loro scoperta da parte di un beduino giordano, il tesoro è stato acquisito da un israeliano, che lo ha portato con se nei confini di Israele, dove tutt’ora si trova. In ogni caso, il governo giordano è in trattativa ai massimi livelli per rimpatriare e salvaguardare la collezione. 
Philip Davies, professore emerito di studi biblici alla Sheffield University, ha detto che c’è una forte evidenza che i libri hanno un origine cristiana, perché le placche mostrano una mappa della città santa di Gerusalemme. 
“Quando l’ho vista sono rimasto scioccato”, ha detto. “E’ chiaro che questa è una immagine cristiana. C’è una croce in primo piano e dietro di essa una tomba [di Gesù], un piccolo edificio con un’apertura e dietro le mura della città. Il libro descrive anche le pareti e quasi certamente si riferisce a Gerusalemme. Si tratta di una crocifissione avvenuta al di fuori delle mura della città “, ha detto il professore.
Il team britannico attualmente responsabile della scoperta teme che il suo attuale “detentore” israeliano possa prendere in considerazione di vendere alcuni dei libri in nero. Ma l’uomo che tiene i libri nega e sostiene che fanno parte della sua famiglia da oltre 100 anni.
La Dr Margaret Barker, ex presidente della Società per lo Studio dell’Antico Testamento, ha dichiarato: “L’Apocalisse parla di libri che sono stati sigillati e verranno aperti solo dal Messia. 

Altri testi dello stesso periodo parlano di un libro sigillato contenente racconti di grande saggezza e di una tradizione segreta passata da Gesù ai suoi discepoli più vicini. Questo è il contesto di questa scoperta”.